di Giuseppe Longo

LUSEVERA – Non poteva esserci avvio migliore per le manifestazioni che l’Alta Val Torre ha programmato per lo “storico” passaggio del Giro d’Italia del 27 maggio prossimo, ma anche per le celebrazioni dell’ormai imminente centenario della scoperta della Grotta Nuova. Bellissima, infatti, e sicuramente da ricordare, la festa che nella tarda mattinata di ieri ha avuto quale incomparabile cornice le stupende Grotte di Villanova per l’inaugurazione ufficiale del nuovo percorso turistico, arrivato finalmente a conclusione dopo ben 14 anni di progettazioni e lavori, e che dal termine dell’itinerario standard attuale – che si chiude dinanzi al cosiddetto Gran Portone – conduce i visitatori fino alla maestosa e affascinante Sala Regina Margherita, lungo un tragitto illuminato e percorribile in perfetta sicurezza, grazie alle comode passerelle con pavimentazione in resinato antiscivolo: un intervento costato oltre 3 milioni di euro, grazie al finanziamento regionale concesso quindici anni fa, e realizzato da ditte specializzate, con risultati che hanno riscosso generali apprezzamenti. Infatti, dei quasi 10 mila metri di estensione della Grotta Nuova, ora grazie al tratto inaugurato ieri i turisti ne possono percorrere ben 1.500; e presto – non appena saranno ultimati i lavori di realizzazione dell’impianto di risalita – anche le persone con disabilità o comunque con difficoltà a camminare potranno accedere alle meraviglie sotterranee, tramite una galleria di circa 170 metri che consentirà di raggiungere le parti più interne, ammirando quanto la mano di Madre Natura ha saputo “disegnare” in milioni di anni con sali minerali e gocce d’acqua.

L’ingresso e l’inizio del nuovo percorso.

Una grande mattinata, dunque, “storica” pure questa per l’Alta Val Torre, strategica per il suo rilancio turistico ed economico, sottolineata fin dalle prime parole del sindaco di Lusevera, Luca Paoloni, il quale, oltre a esprimere riconoscenza alla Regione Fvg per i fondi erogati per opere così importanti, ha espresso un plauso, peraltro doveroso, ai volontari che si spendono, con il presidente del Gelv Mauro Pinosa, per far funzionare al meglio questa preziosa attrazione turistica del monte Bernadia, mai così gettonata come negli ultimi anni, nonostante le limitazioni imposte dal Covid. È seguito il saluto proprio del presidente Pinosa il quale, facendo gli onori di casa, ha ricordato che «il sottosuolo carsico di Villanova delle Grotte ospita oltre 43 chilometri di grotte, solo la Grotta Nuova ne conta più di 9. Questa bellissima cavità si è rivelata tramite un timido filo di vapore acqueo che usciva tra le rocce, dietro la piazza della Chiesa, notato una mattina di maggio del 1925 dal daziere Pietro Negro. La curiosità di Pietro si è trasformata nell’avventura di una vita per un gruppo di compaesani (Pietro Negro, Luigi Negro, mio nonno paterno Guerrino Pinosa, Luigi, Alfonso, Fortunato, Giuseppe e Pietro Pinosa) che tra mille peripezie sono riusciti a entrare in quella che verrà denominata poi Grotta Nuova per distinguerla dalle altre cavità della zona. Avevano scoperto una cavità talmente bella e grande da far girare la testa a stampa, geologi e speleologi di tutta Italia. In un anno Villanova in Monti, così si chiamava allora il piccolo paesino, è diventata il centro del turismo speleologico dell’epoca ed ha cambiato nome in Villanova delle Grotte. Fu costituito il Gruppo Esploratori e Lavoratori Grotte di Villanova i cui soci, autotassandosi, scavarono la prima galleria artificiale di accesso in mezzo al paese, giunsero i primi turisti e curiosi dai dintorni e le esplorazioni arrivarono a 4 chilometri».

Il sindaco Luca Paoloni…

… e il presidente Mauro Pinosa.

Il presidente del Gelv ha, quindi, continuato rivolgendosi agli ospiti: «Negli anni 80, grazie ai sindaci Sergio Sinicco, Giorgio Pinosa e Franco Negro fu scavata la galleria di accesso, che avete percorso per entrare, per raggiungere più rapidamente le parti più belle della grotta. Nel 2007 grazie a finanziamenti regionali sono iniziati i lavori di scavo di una nuova galleria di accesso e del prolungamento del percorso turistico che oggi abbiamo inaugurato. Un doveroso ringraziamento all’allora tecnico comunale architetto Tiziana Bossi, ed a tutti quelli che hanno lavorato a questa grande opera dal geologo Andrea Mocchiutti alla ditta Mario Nagostinis, allo studio elettrotecnico di Giannino Bassi ed anche ai soci del Gelgv che hanno collaborato attivamente con me per seguire questi importanti lavori: ne nomino due per tutti, Gianni Lovo e Lucia Braida. Ora il Gelgv unitamente al Comune di Lusevera, grazie al recente ottenimento di finanziamenti regionali, e per questo ringrazio l’assessore Sergio Bini ed i consiglieri Edy Morandini ed Elia Miani, sta lavorando per realizzare un impianto di risalita meccanico nella nuova galleria per creare un percorso circolare all’interno della grotta e permettere anche alle persone disabili di godere delle bellezze del mondo ipogeo. Sarà un’opera unica, mai realizzata al mondo in una grotta, che funzionerà grazie ad un impianto fotovoltaico. In pratica, il sole illuminerà la grotta e azionerà anche l’impianto di risalita che funzionerà in modo autonomo, senza alcuna cremagliera né cavi di traino, ma come una vera e propria vettura elettrica a batteria ricaricata dal sole».

Le autorità dopo la cerimonia.

«L’aria pulita della grotta – ha poi aggiunto Pinosa suscitando molta curiosità – esente da inquinanti, allergeni, funghi, batteri e virus, assieme all’effetto aspirante le secrezioni respiratorie per merito della bassa temperatura e dell’umidità al 98%, esercita un rapido miglioramento sull’infiammazione delle mucose delle vie respiratorie, tanto che stiamo organizzando attività di speleoterapia grazie allo specialista pneumologo dottor Mario Canciani che ci ha seguito sempre gratuitamente e con tanta passione». Ma non è finita qui: «Abbiamo eseguito – ha infatti aggiunto – anche un altro esperimento: l’affinamento del vino in grotta. Abbiamo portato ad una profondità di 60 metri una barrique da 200 litri di Bordeaux ed una di Friulano, entrambi prodotti dalle vigne di Raschiacco ed in grotta i vini sono rimasti per sei anni. Il risultato è stato eccezionale. Grazie all’enologo che ci ha seguito gratuitamente e con passione, il dottor Emilio Del Medico. A breve venderemo quel vino in bottiglie numerate e tutto il ricavato verrà devoluto all’associazione Luca onlus che aiuta i bambini colpiti da tumore e le loro famiglie».
E Pinosa ha poi aggiunto che «la Grotta Nuova è anche una pagina del libro di storia della Terra. Qui sono ben conservate le tracce di molti eventi del passato, che vengono studiate da geologi e sismologi. Nella “Sala del Duomo”, appositamente chiusa, sono installate sensibili strumentazioni di monitoraggio collegate alla rete sismometrica regionale, in grado di registrare e trasmettere in tempo reale gli eventi sismici anche di lieve entità».

Tre aspetti dell’itinerario turistico.

Avviandosi alla conclusione, il presidente Pinosa ha poi affermato: «Consentitemi di poter dire che per me oggi è una giornata speciale perché finalmente, dopo 96 anni, sono riuscito a realizzare il sogno di mio nonno paterno Guerrino Pinosa e dei suoi amici. Da 25 anni ho l’onore (e l’onere…) di essere presidente del Gelv, sempre come impegno volontario e assolutamente gratuito. Fin dalla mia prima elezione, nel lontano 1997, mi sono preso l’impegno di arrivare con il percorso turistico in Sala Regina Margherita, in molti hanno sorriso, alcuni dicevano che davo di matto. Ma chi la dura la vince, duri al pezzo e “mai molà”!». E così, dopo 25 anni, nonostante mille problemi, tecnici e politici, è stato finalmente raggiunto l’obiettivo.
Pinosa ha quindi ringraziato il dottor Enrico Bertossi «che per primo ha creduto in me e nelle nostre splendide grotte, senza di lui nulla sarebbe stato fatto», l’Amministrazione regionale «che mi ha sempre seguito e supportato anche con la realizzazione dell’Ufficio Iat Grotte», l’Amministrazione comunale di Lusevera «del dottor Luca Paoloni che ha promosso con decisione lo sviluppo delle nostre splendide grotte», ma anche la «famiglia che mi ha sempre sostenuto in questo gravoso impegno che spesso mi ha fatto trascurare tante altre cose» e i «componenti del consiglio direttivo del Gelv che si sono succeduti negli anni e che mi hanno supportato (e sopportato…), cito uno per tutti, il vicepresidente Gianni Lovo». Ma espressioni di sentita riconoscenza sono andate anche «a tutte le guide delle grotte che con la loro bravura, capacità e serietà professionali hanno contribuito allo sviluppo turistico delle grotte: cito una per tutti, Tiziana Angotzi», all’orchestra dei Giovani Filarmonici Friulani, che subito dopo hanno proposto un applauditissimo concerto – molto originale proprio per essere ambientato all’interno della sala Margherita -, al dottor Enzo Cainero (poi omaggiato all’esterno durante il pranzo) che «ha inserito l’Alta Val Torre nel passaggio di tappa del Giro d’Italia favorendo le manifestazioni collaterali che stiamo realizzando di cui quella di oggi è soltanto l’inizio». Un grazie, infine, per la collaborazione anche alla «Federazione speleologica regionale, al Gruppo ricerche ipogee Friuli di Tarcento, alla Società di studi carsici Lindner di Ronchi dei Legionari, all’Unione speleologica pordenonese, al Gruppo speleologico Valli del Natisone, al Gruppo Alpini Val Torre Lusevera ed a tutti coloro che hanno collaborato a questa manifestazione, cito una per tutti, Carla Lesa».

L’orchestra e il pubblico in sala Margherita.

A nome dell’assessore Bini, impossibilitato all’ultimo momento a intervenire, ha portato un saluto il consigliere regionale Edy Morandini, riconfermando l’appoggio della Regione Fvg per l’ulteriore sviluppo del patrimonio grotte. Come è emerso pure dalle parole dei colleghi di piazza Oberdan Elia Miani e Mauro Bordin, ai quali si è poi aggiunto Giuseppe Sibau. Alla bella e importante cerimonia sono intervenuti anche il presidente della Comunità di Montagna Mauro Steccati, che è pure sindaco di Tarcento, assieme ai primi cittadini di Nimis (nel cui territorio c’è il vicino Abisso di Vigant), Gloria Bressani, e di Taipana, Alan Cecutti, accanto ad altri amministratori locali. C’erano anche il dottor Amato De Monte, il presidente della Federazione speleologica regionale Furio Premiani, rappresentanti dei Carabinieri di Pradielis e della Guardia di Finanza di Tarcento, il colonnello Cristian Modonutti, del comando del secondo stormo dell’Aeronautica Militare di Rivolto, e l’attore Dino Persello che venerdì prossimo proporrà a Pradielis uno spettacolo dedicato proprio all’arrivo del Giro d’Italia. «Qualche tempo fa – sono ancora le parole di Mauro Pinosa – è venuto a trovarci anche il comandante della Base di Rivolto, il colonnello Marco Bertoli, ed in futuro aspettiamo anche tutti i piloti delle Frecce Tricolori… È bella questa amicizia tra le Grotte e l’Aeronatica Militare, che si aggiunge a quella storica con gli Alpini». Infine, il bellissimo concerto dei Giovani Filarmonici Friulani ha coronato una mattinata davvero memorabile, che molto inciderà sul futuro, appunto turistico ed economico, dell’Alta Val Torre.

La nuova galleria per la risalita.

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In copertina, uno dei primi tratti della discesa nell’affascinante Grotta Nuova.

 

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